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Damiano Michieletto: “Il flauto magico”

“È una grande allegoria delle forze che si contendono l’umanità”. Così il regista Damiano Michieletto definisce  Die Zauberflöte (“Il flauto magico”), il Singspiel di Mozart che dopo il successo ottenuto nel 2015 alla Fenice di Venezia, giovedì 23 marzo alle 20.00 arriva all’Opera di Firenze/Maggio Musicale Fiorentino, che co-produce lo spettacolo.
“Con la Rivoluzione francese – prosegue Michieletto – si è affermata un nuova concezione della scuola, che deve essere laica. Così ho immaginato di raccontare questa allegoria favolosa e surreale all’interno di una scuola che si apre ad un viaggio fisico di scoperta e consapevolezza individuale. Tamino e Pamina, accompagnati dall’analfabeta Papageno, che però conosce il linguaggio non scritto degli animali, vivono il conflitto tra l’istruzione religiosa e laica (riassunto nel conflitto tra la Regina della Notte e Sarastro) e si aprono ad una scoperta individuale degli affetti e della sessualità, della maturità come indipendenza dai padri”.

Al fianco del regista, come di consueto, sono impegnati lo scenografo Paolo Fantin, la costumista Carla Teti e il light designer Alessandro Carletti. Roland Böer dirige Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino. Sul podio sono protagonisti Juan Francisco Gatell e Leonardo Cortellazzi, che si alternano nel ruolo di Tamino; Ekaterina Sadovnikova e Anna Gillingham, nei panni di Pamina; Goran Jurić e Olga Pudova che incarnano rispettivamente Sarastro e la Regina della notte; Alessio Arduini e Christian Senn, nei panni di Papageno; Giulia Bolcato e Marcello Nardis in quelli di Papagena e Monostatos.

Il Singspiel di Mozart è in scena fino al 29 marzo. Dopo Die Zauberflöte Michieletto sarà nuovamente impegnato con l’Opera di Firenze nella produzione di un’altra opera di Mozart, Idomeneo, in scena al Teatro Manzoni di Pistoia dal 26 aprile.

Info > Opera di Firenze

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Edoardo