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Damiano Michieletto: Otello

Dopo il Trittico di Puccini nel 2012 e Idomeneo di Mozart nel 2013, Damiano Michieletto firma la sua terza regia a Vienna per il Theater an der Wien: Otello di Gioachino Rossini, in cartellone dal 19 febbraio 2016.

Michieletto affronta per la prima volta Otello ossia Il moro di Venezia, capolavoro serio in cui la limpidezza neoclassica di Rossini si fonde con le prime inquietudini del Romanticismo.

“Ho impostato le relazioni tra i personaggi come se questi fossero membri di una ricca famiglia aristocratico/borghese – dice Michieletto – Jago è il cugino di Desdemona, Emilia la sorella. Il Doge ed Elmiro rappresentano la generazione anziana: uno rappresenta il potere politico, l’altro quello industriale. Nella famiglia niente è come sembra: le parole sono menzognere e i volti si atteggiano con maschere e finzioni, trappole tese per ottenere l’agognata eredità. La famiglia – prosegue il regista – è costretta a legarsi finanziariamente a un ricco straniero, visto con diffidenza perché diversa è la sua religione e diverse sono le sue abitudini. Su di lui domina un sospetto e il senso di paura. Jago sarà disposto a tutto pur di non permettere che ‘quell’indegno dell’Africa rifiuto’ possa arrivare a comandare e a distruggere le tradizioni della famiglia, arrivando addirittura a sposare Desdemona, la primogenita”.

Ancora una volta, al fianco di Michieletto, sono impegnati lo scenografo Paolo Fantin, la costumista Carla Teti e il Light designer Alessandro Carletti.

Antonello Manacorda dirige i Wiener Symphoniker e l’Arnold Schoenberg Chor.

Protagonisti dello spettacolo sono John Osborn (Otello), Nino Machaidze (Desdemona), Vladimir Dmitruk (Iago), Maxim Mironov (Rodrigo), Fulvio Bettini (Elmiro Barberigo), Gaia Petrone (Emilia) e Nicola Pamio (Doge).

Repliche il 21, il 23, il 26, il 28 febbraio e il 1° marzo 2016.

www.theater-wien.at

Edoardo