Tre voci femminili per tre personaggi principali legati da un intreccio amoroso: è ciò che ha voluto Richard Strauss per il suo capolavoro Der Rosenkavalier (Il cavaliere della rosa), “commedia per musica” su libretto di Hugo von Hofmannsthal ambientata nella Vienna dell’imperatrice Maria Teresa ma con figure ispirate alla commedia dell’arte italiana e al grande Molière.

Porta la firma di tre coreografi di spicco del balletto contemporaneo quali Crystal Pite, Angelin Preljocaj e Diego Tortelli il trittico con cui si inaugura la Stagione di Danza 2025 del Teatro Comunale di Bologna ideato dal Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto. Due le coproduzioni tra la compagnia reggiana e la fondazione felsinea - Solo Echo di Pite, riallestimento della creazione che aveva debuttato al Nederlands Dans Theater dell’Aia nel 2012, e Glory Hall di Tortelli, novità proposta in prima assoluta - cui si aggiunge Reconciliatio, passo a due femminile di Preljocaj, presentato lo scorso settembre a Bologna nella Basilica di San Petronio in occasione di “Memorare '24”.

Accosta due composizioni tardo-romantiche di Antonín Dvořák come la celebre Sinfonia n.9 “Dal nuovo mondo” e l’Ouverture da concerto Karneval a una pagina di oggi come il Concerto allegro per chitarra e orchestra di Nicola Campogrande, compositore in residenza del Teatro Comunale di Bologna, il programma del secondo appuntamento della Stagione Sinfonica 2025 della fondazione lirico-sinfonica felsinea. Sul podio, domenica 2 febbraio alle 17.30 all’Auditorium Manzoni, debutta Alvise Casellati, già ospite della Fenice di Venezia, del San Carlo di Napoli, del Maggio Musicale Fiorentino e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, nonché ideatore e Direttore musicale di “Opera Italiana is in the Air”.

Argentino di origini italiane, si è formato con il belcanto a Buenos Aires ed è oggi considerato uno dei più grandi controtenori al mondo: Franco Fagioli, Premio “Abbiati” nel 2011, racconta il suo inconsueto percorso musicale omaggiando l’ultimo celebre castrato nell’album “The last castrato. Arias for Velluti”, in uscita venerdì 28 febbraio 2025 per Château de Versailles Spectacles, registrato con Coro e Orchestra dell’Opéra Royal diretti da Stefan Plewniak.

Il 12 e 13 febbraio alla Semperoper della capitale della Sassonia con Eleonora Buratto, Szilvia Vörös, Francesco Meli, Michele Pertusi e il Sächsischer Staatsopernchor Dresden Fu uno dei più distruttivi bombardamenti della Seconda Guerra

«La fanciulla del West risuona oggi come una storia di resilienza e redenzione, con il personaggio di Minnie che rappresenta uno dei primi simboli femministi nell'opera, più vicino alle donne di Ibsen e Čechov che a quelle di Mozart o Verdi». Sono le parole del regista scozzese, ma californiano d’adozione, Paul Curran, che firma la nuova produzione in prima assoluta dell’opera “western” di Giacomo Puccini – rappresentata per la prima volta al Metropolitan di New York nel 1910 – con cui si apre la Stagione lirica 2025 del Teatro Comunale di Bologna al Nouveau, venerdì 24 gennaio alle 19.00 (anche in diretta su Rai Radio3), e in replica il 26, 28, 29 e 30 gennaio.

Chitarrista degli Afterhours dal 2015, diplomato in contrabbasso, il polistrumentista, produttore e compositore Stefano Pilia espande la sua poetica di scrittura senza confini con il nuovo album “Lacinia”, in uscita martedì 25 febbraio 2025 in digitale per SZ Sugar e in doppio vinile e CD per Die Schachtel.

Nasce dall’idea di unire due mondi come quello jazzistico e quello sinfonico e dalla volontà del Teatro Comunale di Bologna di aprirsi a un nuovo pubblico l’inedito cartellone “Jazz on Symphony” 2025, che vede la direzione artistica di un nome di spicco della scena jazz contemporanea come il trombettista, flicornista, scrittore e compositore Paolo Fresu. «L’attrazione tra jazz e classica è fatale - dice Fresu - e ha attraversato l’intera storia del jazz affascinando grandi jazzisti e grandi compositori del mondo classico.

Rivoluziona gli schemi del mercato concertistico il pianista ventinovenne Filippo Gorini, che decide di portare la musica a tutti in sette città del mondo con sette residenze artistiche di un mese ciascuna e commissionando brani a sette compositori contemporanei. “Sonata for 7 cities” è il progetto visionario premiato nel 2023 dal “Franco Buitoni Award” che prevede iniziative filantropiche e divulgative attraverso la musica classica e contemporanea.

Offre una carrellata di arie dalle opere di Gioachino Rossini Matilde di Shabran, Semiramide, Otello e La gazza ladra – interpretate dal mezzosoprano Cecilia Molinari e dal basso-baritono Paolo Bordogna, formatisi entrambi all’Accademia Rossiniana di Pesaro – il concerto inaugurale della Stagione Sinfonica 2025 del Teatro Comunale di Bologna, in programma domenica 12 gennaio alle 17.30 all’Auditorium Manzoni.

Ormai immancabile nel cartellone di balletto del Teatro Comunale di Bologna, torna Les Étoiles, Gala iconico a cura di Daniele Cipriani che chiude il 2024 e la Stagione di Danza con una edizione ripensata e ricca di stelle internazionali, tra le quali spicca il nome della star del balletto spagnolo Sergio Bernal, già protagonista nel 2022 e nel 2023.

Dopo il successo di Aida nel 2023, Damiano Michieletto torna alla Bayerische Staatsoper con una nuova produzione della Fille du régiment.

Grandi interpreti come il tenore Gregory Kunde, il soprano Mariangela Sicilia e il baritono Roman Burdenko sono i protagonisti dell’ultima opera della Stagione lirica 2024 del Teatro Comunale di Bologna: Pagliacci di Ruggero Leoncavallo.

Sarà nuovamente ospite del Rossini Opera Festival l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, al suo ritorno dopo esserne stata compagine di riferimento per circa un trentennio dal 1987 al 2016.

Si conferma una Stagione di respiro internazionale, con uno sguardo sempre rivolto anche alle eccellenze nazionali, quella di Danza del Teatro Comunale di Bologna, che anche nel 2025 propone cinque spettacoli al Comunale Nouveau, da febbraio a ottobre: protagonisti grandi coreografi di fama mondiale, come Lucinda Childs, Angelin Preljocaj e Crystal Pite, stelle del balletto, quali Eleonora Abbagnato e Sergio Bernal, e compagnie di riferimento nel panorama odierno.

Con il romanticismo di Robert Schumann, Fryderyk Chopin e Felix Mendelssohn si chiude la Stagione di concerti 2024 della fondazione lirico-sinfonica felsinea, che ha visto in programma 16 appuntamenti all’Auditorium Manzoni. Lunedì 9 dicembre alle 20.30 ad essere protagonisti sono la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna guidata dal suo Direttore principale Roberto Abbado, vincitore nel 2008 del “Premio Abbiati” e recentemente ospite del cartellone lirico con il Trittico pucciniano al Nouveau, e il pianista Pietro De Maria, che ha collezionato i premi "Čajkovskij" di Mosca, "Dino Ciani – Teatro alla Scala di Milano”, “Géza Anda" di Zurigo e "Mendelsshon" di Amburgo. Interprete di riferimento di Chopin, primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l'integrale della produzione pianistica dell’autore in sei concerti, registrata per la Decca, De Maria suona a Bologna le Variazioni per pianoforte su “Là ci darem la mano” op. 2.